“Allora?”
Il guardiano dell’Uccelliera di Villa Borghese rivolge la stessa domanda a tutti i visitatori che gli sfilano davanti verso l’uscita, sia a quelli che davanti al Ratto di Proserpina dentro l’adiacente Galleria Borghese hanno detto: “Certo stò… Bernini, sta scritto Bernini, non leggo bene… sapeva scolpire abbastanza bene veh?” “Si si… ma Caravaggio è il migliore comunque qua dentro!”, sia ai turisti che non hanno voglia di perdersi in lunghe spiegazioni madrelingua, sia ai colti amanti dell’arte venuti appositamente per visionare il lavoro di Hans Op De Beeck.
Trattasi della terza edizione di Committenze Contemporanee, progetto che vede in sinergia la Galleria Borghese, il MAXXI e l’Unicredit Group, al fine di promuovere l’arte contemporanea e spingerla a creare opere nuove e originali.
La domanda del custode dell’Uccelliera invece, lui che ha accettato questo lavoro aspettandosi per la verità di aver a che fare con variopinti pennuti, è chiara: “Cosa diamine c’entra Hans Op de Beeck con il Correggio?”
Essì che bisogna farsela questa domanda, dal momento che il titolo della mostra è proprio “Hans Op de Beeck – In silenziosa conversazione con Correggio”